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23ma Sessione della Commissione Crimine delle Nazioni Unite (CCPCJ). Approvata su impulso italiano la prima risoluzione sul contrasto al traffico di migranti

CCPCJ 2014

Su iniziativa dell’Italia, il 16 maggio 2014 la Commissione Crimine delle Nazioni Unite (CCPCJ), principale organo dell’ONU in materia di prevenzione del crimine e giustizia penale, ha approvato la sua prima risoluzione sul contrasto al traffico di migranti. La risoluzione è stata promossa dall’Italia, assieme a Messico ed Australia, nel decennale dell’entrata in vigore del “Protocollo delle Nazioni Unite contro il traffico di migranti via terra, via mare e via aria”, unico strumento giuridico dell’ONU dedicato al contrasto a tale fenomeno criminale, firmato a Palermo nel 2000. La risoluzione della Commissione Crimine mira a rafforzare la cooperazione internazionale contro il traffico di migranti, nell’ambito dell’applicazione della Convenzione di Palermo sulla Criminalità Organizzata Transnazionale e del suo Protocollo addizionale. Il documento fornisce una sistematica cornice per l’azione degli Stati Membri per la prevenzione ed il contrasto al traffico di migranti ed ai reati connessi, sancendo la necessità di affrontare tale fenomeno secondo il principio della responsabilità comune e condivisa tra tutti i Paesi, di origine, transito e destinazione dei flussi migratori. La risoluzione mira inoltre a rafforzare il ruolo dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine, principale entità del sistema ONU competente in materia di cooperazione internazionale contro il crimine organizzato, da tempo impegnato a rafforzare le capacità degli Stati membri in questo settore anche nel Mediterraneo. La risoluzione è stata approvata all’indomani della riconferma del nostro Paese quale membro della Commissione Crimine anche per il prossimo mandato triennale (2015-2017).