Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha aperto ieri a Roma l’evento inaugurale, a livello ministeriale, del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione (“World Fusion Energy Group – WFEG”), istituito dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).
L’evento, in cui sono intervenuti il Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, e a cui ha partecipato anche la Rappresentante Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Vienna, Amb. Debora Lepre, ha riunito rappresentanti governativi e di Istituzioni pubbliche e private con l’obiettivo di stimolare uno sforzo collaborativo a livello internazionale incentrato sulla ricerca, sullo sviluppo e sulle applicazioni concrete dell’energia da fusione e discutere di come questa tecnologia potrà essere messa al servizio dello sviluppo mondiale, per un futuro energetico sostenibile e pulito.
Il Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione si propone, nello specifico, di fungere da catalizzatore, concentrando il proprio lavoro su alcuni aspetti fondamentali per favorire un rapido sviluppo dell’energia da fusione, tra i quali:
- il rafforzamento della cooperazione globale, in particolare istituendo modalità di coordinamento e spazi per il dialogo interattivo, lo scambio, la pianificazione e la strutturazione di partenariati tra tutti i soggetti interessati (governi, settore privato, mondo accademico e della ricerca, enti regolatori e società civile);
- l’efficacia dei programmi di ricerca e sviluppo sull’energia da fusione, sia ricorrendo alle collaborazioni e alle strutture esistenti che prevedendone di nuove;
- l’identificazione comune delle lacune tecnologiche e ingegneristiche esistenti e lo sviluppo di strategie per la ricerca di soluzioni a livello internazionale;
- la regolamentazione della tecnologia della fusione a livello internazionale;
- il coinvolgimento del pubblico, con particolare attenzione alle generazioni più giovani e all’uguaglianza di genere;
- l’integrazione della fusione nel mercato energetico;
- l’integrazione della fusione nei sistemi energetici esistenti, incluse le infrastrutture di sostegno.