Dal 2 al 6 marzo si è tenuta a Vienna la 63esima sessione della Commissione Droga (Commission on Narcotic Drugs – CND), organo delle Nazioni Unite deputato al controllo delle sostanze stupefacenti.
Nell’aprire i lavori, la Direttrice Esecutiva di UNODC, Ghada Waly, ha sottolineato il carattere complesso e dinamico del problema mondiale della droga, invitando la membership a intensificare gli sforzi per l’attuazione degli impegni assunti a livello internazionale, da ultimo in occasione del Segmento Ministeriale della CND dello scorso anno. La Direttrice ha in particolare ricordato l’insufficienza dei servizi di cura, che a livello globale sono garantiti a una persona su sette con disturbi legati all’uso di droga.
Per quanto concerne la partecipazione italiana, nell’intervento pronunciato a titolo nazionale, l’Ambasciatore Cortese ha illustrato le linee direttrici dell’articolato ed equilibrato approccio italiano al problema della droga, tra cui gli investimenti nella prevenzione, anche attraverso interventi mirati nelle scuole; la garanzia dell’accesso al trattamento e ai servizi sanitari attraverso la rete dei ‘SerD’ e delle comunità terapeutiche; l’impegno al contrasto alla produzione e ai traffici illeciti, anche attraverso le imprescindibili collaborazioni internazionali e il rafforzamento delle capacità di individuazione delle nuove sostanze psicoattive, spesso commerciate attraverso internet. L’Ambasciatore Cortese ha inoltre richiamato l’importanza di garantire il pieno rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone, e in questo contesto ha riaffermato l’opposizione italiana alla pena di morte.
A margine della plenaria, l’Ambasciatore Alessandro Cortese è intervenuto all’apertura di due side event organizzati rispettivamente da UNICRI e da San Patrignano: il primo dedicato al ruolo delle famiglie nelle politiche di prevenzione; il secondo centrato sugli interventi di prevenzione mirati ai giovani.
Inoltre, la Rappresentanza ha co-sponsorizzato un evento dedicato alla presentazione del manifesto “Rome Consensus 2.0”, organizzato dalla Fondazione Villa Maraini e dalla Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, in collaborazione con UNODC e con l’OMS, e finalizzato allo sviluppo di politiche antidroga che agiscano nel rispetto della persona e senza discriminazioni di alcun genere. La Società Italiana Patologie da Dipendenza ha inoltre organizzato un evento volto a illustrare l’impegno italiano nel contrasto all’epatite C tra i tossicodipendenti.
Al termine della sessione sono state adottate per consenso tutte e cinque le risoluzioni presentate dagli Stati membri, i cui testi sono disponibili sul sito della Commissione (https://www.unodc.org/unodc/en/commissions/CND/session/63_Session_2020/63draft-resolutions.html ):
– promuovere partenariati con il settore privato per contrastare il problema della droga, in particolare la riduzione dell’offerta (presentata dagli Stati Uniti);
– migliorare la raccolta e l’analisi di dati affidabili e comparabili per rafforzare le risposte al problema mondiale della droga (promossa dai Paesi Bassi e presentata dalla Croazia a nome dei 27 Stati membri dell’UE);
– promuovere azioni di sensibilizzazione, educazione e formazione al fine di assicurare l’accesso e la disponibilità per usi medici e scientifici delle sostanze poste sotto controllo internazionale (promossa dal Belgio e presentata dalla Croazia a nome dei 27 Stati membri dell’UE);
– promuovere il coinvolgimento dei giovani negli sforzi di prevenzione (presentata dalla Russia);
– promuovere lo sviluppo alternativo come strategia inclusiva e sostenibile di controllo delle droghe (presentata da Perù e Tailandia).
Infine, la Commissione ha adottato all’unanimità le raccomandazioni dell’OMS e dell’INCB per la messa sotto controllo di dodici nuove sostanze stupefacenti (due analoghi del fentanil, un allucinogeno sintetico, tre catinoni sintetici, quattro cannabinoidi sintetici, due benzodiazepine) e di un precursore chimico.