Il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina, Giorgio Marrapodi, ha effettuato una missione dal 23 al 25 gennaio 2019 per incontri con i vertici delle Organizzazioni delle Nazioni Unite basate a Vienna: l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), l’Ufficio per la Droga ed il Crimine (UNODC) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Nel corso dei colloqui, il Direttore Generale Marrapodi ha riaffermato il tradizionale impegno dell’Italia nel promuovere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030.
Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
Link Farnesina:https://www.esteri.it/mae/en/sala_stampa/archivionotizie/retediplomatica/direttore-per-la-cooperazione-allo-sviluppo-marrapodi-a-vienna.html
Link Unido https://www.unido.org/news/italy-contribute-eur-58-million-three-new-unido-projects-africa-and-mena-region
Il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina, Giorgio Marrapodi, ha effettuato una missione dal 23 al 25 gennaio 2019 per incontri con i vertici delle Organizzazioni delle Nazioni Unite basate a Vienna: l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), l’Ufficio per la Droga ed il Crimine (UNODC) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Nel corso dei colloqui, il Direttore Generale Marrapodi ha riaffermato il tradizionale impegno dell’Italia nel promuovere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030.
Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
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Il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina, Giorgio Marrapodi, ha effettuato una missione dal 23 al 25 gennaio 2019 per incontri con i vertici delle Organizzazioni delle Nazioni Unite basate a Vienna: l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), l’Ufficio per la Droga ed il Crimine (UNODC) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Nel corso dei colloqui, il Direttore Generale Marrapodi ha riaffermato il tradizionale impegno dell’Italia nel promuovere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030.
Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
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Il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina, Giorgio Marrapodi, ha effettuato una missione dal 23 al 25 gennaio 2019 per incontri con i vertici delle Organizzazioni delle Nazioni Unite basate a Vienna: l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), l’Ufficio per la Droga ed il Crimine (UNODC) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Nel corso dei colloqui, il Direttore Generale Marrapodi ha riaffermato il tradizionale impegno dell’Italia nel promuovere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030.
Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
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Il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina, Giorgio Marrapodi, ha effettuato una missione dal 23 al 25 gennaio 2019 per incontri con i vertici delle Organizzazioni delle Nazioni Unite basate a Vienna: l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), l’Ufficio per la Droga ed il Crimine (UNODC) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Nel corso dei colloqui, il Direttore Generale Marrapodi ha riaffermato il tradizionale impegno dell’Italia nel promuovere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030.
Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
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Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
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Il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina, Giorgio Marrapodi, ha effettuato una missione dal 23 al 25 gennaio 2019 per incontri con i vertici delle Organizzazioni delle Nazioni Unite basate a Vienna: l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), l’Ufficio per la Droga ed il Crimine (UNODC) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Nel corso dei colloqui, il Direttore Generale Marrapodi ha riaffermato il tradizionale impegno dell’Italia nel promuovere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030.
Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
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Durante il proficuo incontro con il Direttore Generale dell’UNIDO, LI Yong, è stato evidenziato come la positiva collaborazione tra l’Italia e l’Organizzazione abbia promosso partenariati e sinergie con il nostro Sistema Paese, consentendo di realizzare importanti iniziative a sostegno dello sviluppo socio-economico, in particolare nell’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa Sub-Sahariana.
All’incontro bilaterale è seguita la cerimonia di firma di due accordi per il finanziamento di progetti UNIDO in Mozambico e Tunisia, per un totale di 4.5 milioni di euro. In particolare, il progetto in Mozambico mira a promuovere lo sviluppo della catena del valore del caffè e a migliorare le condizioni dei piccoli produttori nella regione di Cabo Delgado. Il piano verrà implementato in collaborazione con la Fondazione Ernesto Illy; collaborazione che ha già dato ottimi risultati in un’analoga iniziativa avviata nel 2015 in Etiopia e che rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato. Il progetto in Tunisia, co-finanziato dall’Unione Europea, intende consolidare le attività del settore del design e delle industrie creative, nell’ambito del programma regionale “Support to the Development of Culture and Creative Industries and Clusters in the Southern Mediterranean”, anch’esso co-finanziato da UE e Italia.
Durante l’evento, il Direttore Generale Marrapodi ha altresì annunciato il finanziamento di 1.3 milioni di euro per l’avvio della seconda fase del progetto a sostegno dell’imprenditoria femminile in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. La seconda fase mira a estendere le attività realizzate nel corso della prima – ugualmente finanziata dalla Cooperazione Italiana – e a incrementarne l’impatto, secondo un approccio sinergico inter-agenzia UNIDO, UN Women e FAO.
Il Direttore Generale Marrapodi ha inoltre effettuato una visita ai cinque Laboratori della Joint Division AIEA/FAO a Seibersdorf, che contribuiscono a promuovere lo sviluppo socio-economico tramite l’applicazione di tecnologie nucleari per una migliore gestione delle risorse idriche e per il controllo delle patologie animali e dei parassiti delle colture a beneficio della produzione agricola e zootecnica.
Gli incontri del Direttore Generale con i vertici di UNODC si sono focalizzati sullo stretto legame tra il mandato dell’Ufficio, connesso al rafforzamento del Rule of law attraverso la lotta al crimine e ai traffici illeciti di droga, e le tematiche dello sviluppo, in particolare nel contesto dell’Agenda 2030.
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