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PARTECIPAZIONE ITALIANA A UNISPACE+50

consegna bandiera

Dal 18 al 21 giugno 2018 si è tenuto a Vienna l’evento UNISPACE+50, cinquantesimo anniversario della prima Conferenza delle Nazioni Unite sullo Spazio Extra-Atmosferico. I lavori si sono articolati in un simposio interattivo il 18 e il 19 giugno, seguito da due giorni di segmento di alto livello aperto a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite. La partecipazione è stata ampia, con la presenza di più di 1200 delegati, in rappresentanza di governi, organizzazioni internazionali, mondo accademico, società civile, settore privato. Tra i numerosi momenti di interesse – tra cui si annoverano l’intervento di apertura del presidente austriaco Alexander Van der Bellen, il video-messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e la testimonianza ispiratrice del Campione UNOOSA per lo spazio Scott Kelly – è stata particolarmente significativa la cerimonia di riconsegna della bandiera raffigurante i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, da parte dell’astronauta italiano Paolo Nespoli alla connazionale Simonetta Di Pippo, Direttrice di UNOOSA (Ufficio delle Nazioni Unite per lo Spazio Extra-Atmosferico).
La rilevanza simbolica di questo momento risiede nella considerevole importanza che hanno le applicazioni spaziali al fine di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, sostenendo, ad esempio, il sistema di telecomunicazioni, il monitoraggio continuo di fenomeni legati alla deforestazione, al cambiamento climatico, la mappatura dei flussi migratori, la sorveglianza epidemiologica, il miglioramento della produzione agricola e delle risposte ai disastri naturali. A questi aspetti fa ampiamente riferimento la Risoluzione intitolata “Fiftieth anniversary of the first United Nations Conference on the Exploration and Peaceful Uses of Outer Space: space as a driver of sustainable development”, approvata per consenso dai capi delegazione in apertura del segmento di alto livello. Sulla base di questa risoluzione, nella sessione del Comitato per gli Usi Pacifici dello Spazio Extra-Atmosferico (COPUOS) immediatamente successiva a UNISPACE+50, è stato istituito un gruppo di lavoro per sviluppare la “Space2030 Agenda”, la cui Vice-Presidenza è stata assegnata all’Ambasciatore Accili. Attraverso l’Agenda, la comunità internazionale mira a valorizzare e a rafforzare il contributo delle attività spaziali al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Per quanto concerne l’Italia, la partecipazione a UNISPACE+50 è stata ben visibile e si è articolata su più livelli. Anzitutto la partecipazione al segmento di alto livello, durante il quale è intervenuto Fabrizio Nicoletti, Direttore Centrale per la Ricerca e l’Innovazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, il quale ha anzitutto ricordato il contributo italiano al processo preparatorio di UNISPACE+50, in particolare attraverso la proposta dell’iniziativa Open Universe sul miglioramento dell’accesso ai dati della ricerca spaziale e astronomica e lo svolgimento delle prime due edizioni dell’International Space Forum (a Trento e Nairobi, mentre la terza edizione si svolgerà a Buenos Aires entro fine anno), finalizzato a creare una rete globale di università e istituzioni accademiche nel settore dello spazio. Nell’ambito del simposio, inoltre, l’Italia ha avuto modo di mettersi in luce in primis con l’intervento di Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, e attraverso l’organizzazione di un evento mirato a presentare le eccellenze dell’industria spaziale italiana. Quest’ultima iniziativa ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e ha rappresentato un esempio di azione di sistema, grazie al coordinamento del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia Spaziale e alla partecipazione delle associazioni di categoria (AIAD, AIPAS, ASAS).