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La Commissione Droga (CND) ha approvato il documento finale che sarà adottato dall’Assemblea Generale Straordinaria delle Nazioni Unite sulla droga, in programma dal 19 al 21 Aprile prossimo a New York. Dopo un negoziato durato quasi due anni il risultato ottenuto è senz’altro positivo.
La Commissione Droga, della quale l’Italia è membro, ne esce rafforzata, così come il ruolo di UNODC.
L’outcome document ha ulteriormente sviluppato un approccio al problema mondiale della droga basato sulla tutela della salute e dei diritti umani. Un accento particolare è riservato alla prevenzione, al trattamento e alla riabilitazione sociale delle persone dipendenti dalla droga.
Un’intera sezione del documento è dedicata al settore della giustizia, in particolare al principio della proporzionalità della sanzione in materia di reati di droga. Sullo stesso argomento la CND ha approvato un’apposita risoluzione che invita a calibrare le misure sanzionatorie differenziando il traffico di droga dalle violazioni di minore gravità, per le quali possono prevedersi alternative alla sanzione penale.
Il documento finale contiene ugualmente l’appello a migliorare l’accesso ai medicinali a base di sostanze controllate, che è ancora largamente insufficiente in molte parti del mondo. Secondo le stime dell’UNODC tre quarti della popolazione mondiale non avrebbe una sufficiente disponibilità di tali farmaci.
Non ci sono purtroppo riferimenti all’abolizione della pena di morte per reati connessi alla droga, come noi avremmo voluto. Nel corso
del negoziato il dibattito sul tema è stato vivace, ma la forte polarizzazione non ha consentito di fare passi in avanti. Resta che il richiamo al principio di proporzionalità della pena, vera conquista di civiltà, è una base concreta da cui riprendere la discussione.
Il lavoro preparatorio di UNGASS 2016 ha promosso una più generale comprensione del problema mondiale della droga e delle sue molteplici implicazioni, ha messo in luce come le politiche in tale campo debbano porre al centro la persona umana e i suoi diritti ed ha ugualmente sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale nello sviluppo delle capacità nazionali investigative e di giustizia con l’obiettivo di perseguire le organizzazioni criminali dedite al traffico di droga. La discussione in seno all’Assemblea Generale Straordinaria potrà focalizzarsi sull’attuazione delle raccomandazioni contenute nel documento conclusivo.
Il contributo italiano al negoziato è stato di rilievo in tutte le fasi del negoziato; oltre all’impegno delle autorità preposte a questo settore, molto proficua è stata l’interazione con la società civile che ha seguito il processo da vicino e con attenzione.