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60ma sessione del Comitato per gli Usi Pacifici dello Spazio Extra-Atmosferico

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Anche quest’anno, l’Italia ha partecipato al Comitato per gli Usi Pacifici dello Spazio Extra-Atmosferico, la cui 60ma sessione si è tenuta dal 7 al 16 giugno scorso a Vienna.

La delegazione italiana, guidata dal Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali a Vienna, Amb. Maria Assunta Accili, è stata arricchita dalla partecipazione di esperti dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’Università Sapienza di Roma, sia ai lavori della plenaria che alle sessioni del Gruppo di Lavoro sulla Sostenibilità a Lungo Termine delle Attività Spaziali e dell’”Action Team” sull’Esplorazione Spaziale e l’Innovazione.

Richiamando l’affermato ruolo del nostro Paese nelle attività spaziali e nello sviluppo della ricerca e dell’industria del settore, la delegazione italiana ha confermato il proprio impegno per l’uso pacifico e sostenibile dello spazio extra-atmosferico, a beneficio dell’umanità.

La 60ma sessione del Comitato ha dedicato ampia parte dei lavori alla preparazione del cinquantesimo anniversario della prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’Esplorazione e gli Usi Pacifici dello Spazio, UNISPACE+50, in programma nel giugno 2018 a Vienna.

Obiettivo principale di UNISPACE+50 è quello di rafforzare la cooperazione internazionale, ai fini degli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico in un’ottica di lungo termine, contribuendo alla definizione e all’attuazione di un’Agenda 2030 dedicata allo spazio, in linea con l’Agenda delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

In tale prospettiva, tra i vari contributi a UNISPACE+50, l’Italia è impegnata nella realizzazione dell’iniziativa “Open Universe”, finalizzata ad ampliare l’accessibilità ai dati della ricerca spaziale da fonte aperta e per promuoverne i benefici, tra cui l’impiego di tali dati nello sviluppo di nuovi servizi e nuove tecnologie anche in favore dei singoli individui.