L’Ambasciatore Maria Assunta Accili guida la delegazione italiana alla ventottesima sessione della Commissione sulle Prevenzione del Crimine e la Giustizia Penale delle Nazioni Unite, a Vienna dal 20 al 24 maggio 2019.
La Commissione rappresenta il principale organo delle Nazioni Unite in materia di crimine e la sua sessione regolare, in programma ogni anno a maggio, costituisce un’occasione per la comunità internazionale di definire le linee di azione e di cooperazione nel contrasto a ogni forma di crimine.
Per l’Italia, la Commissione rappresenta un appuntamento di grande rilievo, alla luce dell’avanzata esperienza nazionale nel contrasto al crimine organizzato e del coinvolgimento delle istanze della società civile nella prevenzione del crimine.
Nell’intervento pronunciato a titolo nazionale, l’Ambasciatore Accili ha posto l’accento sull’importanza di promuovere la cooperazione internazionale, all’interno della cornice giuridica rappresentata dalla Convenzione di Merida contro la corruzione, dalla Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale e dai diciannove trattati e protocolli in materia di contrasto al terrorismo.
L’Ambasciatore Accili ha in particolare sottolineato le notevoli potenzialità della Convenzione di Palermo, che offre una base giuridica per affrontare nuove ed emergenti forme di crimine, quali il cybercrime e il traffico illecito di beni culturali. Al fine di rilanciare il pieno utilizzo della Convenzione e dei relativi Protocolli (su traffico di migranti, traffico di esseri umani e traffico di armi da fuoco), riveste particolare importanza l’istituzione, avvenuta lo scorso ottobre su proposta italiana, di un meccanismo di riesame che consentirà il monitoraggio dell’attuazione di questo strumento pattizio firmato a Palermo nel 2000. L’Ambasciatore ha inoltre affermato che la risposta al crimine e al terrorismo deve avvenire nel quadro del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto, e deve giovarsi della collaborazione con le istanze della società civile.
Nella prima giornata di lavori, l’Ambasciatore Accili ha inoltre partecipato a due eventi a margine: il primo, organizzato da UNODC e UNESCO, è stato dedicato al rafforzamento dello stato di diritto attraverso l’educazione; il secondo, co-sponsorizzato dall’Italia, si è
focalizzato sul contrasto al traffico di esseri umani. In questa occasione, l’Italia ha ufficialmente aderito alla Campagna Blue Heart delle Nazioni Unite per la Protezione delle Vittime della tratta di Persone. La campagna Blue Heart mira a incoraggiare, presso gli Stati aderenti, l’azione delle Istituzioni nel contrasto alla tratta e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla causa delle vittime, attraverso attività di comunicazione pubblica (https://www.unodc.org/blueheart/en/-about-the-blue-heart.html).
La partecipazione alla Campagna Blue Heart si inserisce nel più ampio contributo fornito dall’Italia – attraverso la società civile, le forze di polizia e le autorità giudiziarie – al contrasto al traffico di esseri umani e alla protezione delle vittime della tratta.
Nell’annunciare l’adesione dell’Italia alla Campagna, l’Ambasciatore Accili ha ricordato la priorità attribuita dal nostro Paese al contrasto di questo crimine, ad esempio attraverso il contributo di un milione di dollari già fornito dal nostro Paese al Fondo Fiduciario Volontario ONU per le Vittime della Tratta, nonché l’impegno per una più efficace attuazione del Protocollo Addizionale alla Convenzione di Palermo su Prevenzione e Soppressione della Tratta di Esseri Umani.