L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) nasce dalla proposta avanzata nel 1953 dal presidente statunitense Eisenhower per la creazione in seno alle Nazioni Unite di un organismo internazionale finalizzato alla promozione dell’utilizzo dell’energia atomica a fini pacifici (“Atoms for peace”). Dopo lunghe consultazioni, l’Agenzia vide la luce nel 1957 come organizzazione indipendente. Sebbene sia stata istituita al di fuori del sistema delle Nazioni Unite e sia quindi regolata da un proprio autonomo Statuto, stretti rimangono i rapporti con l’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per il quale redige rapporti periodici.
L’impegno pluridecennale dell’Agenzia a favore dell’uso pacifico dell’energia atomica ha ricevuto un importante riconoscimento con il conferimento nel 2005 del Premio Nobel per la Pace “per gli sforzi nel prevenire l’uso dell’energia nucleare per scopi militari e per assicurare che l’energia nucleare per scopi pacifici sia utilizzata nel modo più sicuro possibile”. L’AIEA conta attualmente 178 Stati membri (dati aggiornati al 19 settembre 2023) e rappresenta il punto di riferimento essenziale e imprescindibile a livello globale per la cooperazione in campo nucleare.
Le attività dell’AIEA vengono finanziate sia dai fondi del bilancio ordinario che da contributi volontari e si sviluppano attorno a tre grandi pilastri:
I) Scienza e tecnologia: assistenza ai Paesi membri nella pianificazione e utilizzo della scienza nucleare e delle tecnologie nucleari per scopi pacifici in linea con i singoli piani di sviluppo economico e sociale nazionali, e facilitazione del trasferimento sostenibile delle conoscenze e delle tecnologie nucleari ai Paesi in via di sviluppo;
II) Sicurezza e incolumità: sviluppo di standard di sicurezza nucleare (safety e security) e, sulla base di tali standard, promozione del raggiungimento dei più elevati livelli di sicurezza nell’applicazione dell’energia nucleare, nella promozione della salute umana e dell’ambiente;
III) Verifica e Salvaguardie: verifica, attraverso il proprio sistema di ispezioni, dell’ottemperanza da parte dei Paesi membri degli obblighi derivanti dal Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari (TNP) e da altri accordi di non proliferazione che regolano e limitano l’uso dei materiali e degli impianti nucleari a scopi esclusivamente pacifici. A tale fine, l’Agenzia conclude con gli Stati Membri accordi di salvaguardia, con cui gli Stati accettano di sottoporsi ai poteri ispettivi dell’AIEA. Tali poteri possono, se necessario, essere ulteriormente rafforzati con l’applicazione del Protocollo Aggiuntivo.
A tal proposito, va sottolineato che l’AIEA è un elemento chiave del regime internazionale di non proliferazione nucleare, proprio in virtù delle attività di verifica sugli accordi di salvaguardia siglati con gli Stati Non Nucleari parte del TNP. Ai sensi di tale Trattato, infatti, gli Stati Non Nucleari detengono il legittimo diritto di sviluppare programmi ai fini di un utilizzo civile dell’energia, e il TNP attribuiva proprio all’AIEA il compito di assicurarsi che tali stati non dirottassero l’utilizzo di energia nucleare verso fini non pacifici. Le attività di verifica della AIEA trovano un raccordo diretto con le Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU in materia di non proliferazione nucleare, come è stato nel caso dell’Iraq negli anni Novanta del secolo scorso e attualmente è per il programma nucleare iraniano.
L’AIEA ha tre organi principali: la Conferenza Generale, il Consiglio dei Governatori e il Segretariato. Quest’ultimo, composto da un team di più di 2500 professionals e personale amministrativo da oltre 100 Paesi, garantisce la continuità istituzionale dell’organizzazione e svolge funzioni amministrative. Conferenza e Consiglio sono invece gli organi politici dell’Agenzia. La prima è composta dai rappresentanti di tutti i Paesi membri. Si riunisce annualmente per discutere e approvare il programma e il bilancio annuale dell’Agenzia e per decidere su altre questioni avanzate dal Consiglio dei Governatori, dal Direttore Generale o dagli Stati membri. In particolare, spetta alla Conferenza decidere sull’ingresso di un nuovo Stato membro e sugli eventuali emendamenti allo Statuto. Il Consiglio è un organo più ristretto in cui sono rappresentati 35 Paesi membri. Esso si riunisce cinque volte all’anno per preparare i lavori della Conferenza e le proposte da discutervi. Approva gli accordi di salvaguardia e la pubblicazione degli standard di sicurezza dell’AIEA, e ha il compito di nominare il Direttore Generale dell’AIEA, la cui nomina dovrà poi venire approvata della Conferenza Generale.
Il Segretariato dell’AIEA ha il suo quartier generale presso il Vienna International Centre (VIC). Uffici regionali si trovano a Ginevra, New York, Toronto e Tokyo. L’Agenzia inoltre sostiene centri di ricerca e laboratori scientifici a Vienna (Seibersdorf), Monaco e Trieste.
L’Agenzia è attualmente guidata dal Direttore Generale Rafael Mariano Grossi e dai sei Vice Direttori Generali preposti ai dipartimenti in cui l’AIEA è organizzata: Management, Nuclear Sciences and Applications, Nuclear Energy, Nuclear Safety and Security, Technical Cooperation and Safeguards.
L’AIEA e l’Italia
L’Italia ha aderito all’AIEA fin dalla sua fondazione nel 1957 ed è interessante notare come la Legge di ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia del settembre 1957 (Legge 27 settembre 1957, n. 876) sia intervenuta solo poco più di un mese dopo la Legge di esecuzione dello Statuto delle Nazioni Unite (Legge 17 agosto 1957, n. 848), a testimonianza della rilevanza e priorità che il nostro Paese ha riconosciuto fin dall’inizio al ruolo dell’Agenzia. L’Italia è attualmente fra i maggiori contributori finanziari, collocandosi al settimo posto come contributore al bilancio ordinario, e fra i primi per quanto riguarda i contributi volontari al Fondo di Cooperazione Tecnica, a favore soprattutto dei Paesi in via di sviluppo.
L’impegno dell’Italia nell’AIEA si svolge in ciascuno dei tre grandi settori di attività sopra citati. Nel settore dello sviluppo, il 2014 ha segnato i 50 anni dalla creazione, nell’ambito del Segretariato dell’AIEA, della “Divisione Congiunta FAO/AIEA per le Tecniche Nucleari nella Nutrizione e in Agricoltura”, un modello di cooperazione con le Agenzie della famiglia ONU per l’applicazione pacifica della scienza e delle tecnologie nucleari in maniera sicura ed efficace. Le applicazioni nucleari forniscono uno specifico contributo per affrontare problematiche quali la sicurezza del cibo, la produzione e la salute animale, il miglioramento dei raccolti, il controllo dei parassiti e l’uso sostenibile di risorse limitate. La Divisione Congiunta FAO/AIEA contribuisce al raggiungimento dei Sustainable Development Goals, tramite l’uso appropriato di tecnologie nucleari per una agricoltura sostenibile e per la sicurezza alimentare.
L’Italia contribuisce attivamente alla promozione della sicurezza nucleare in funzione di contrasto al terrorismo (nuclear security), una sfida globale in cui l’Agenzia ha un ruolo centrale. Il nostro Paese ha istituito nel 2011, in stretta collaborazione con l’AIEA, una Scuola Internazionale per la Sicurezza Nucleare presso l’ICTP – International Center for Theoretical Physics di Trieste. Grazie ai contributi volontari italiani al Nuclear Security Fund dell’AIEA, i corsi della Scuola formano esperti provenienti soprattutto da Paesi in via di sviluppo, contribuendo a creare una rete globale di personale altamente qualificato in grado di affrontare in maniera organica la complessa problematica della nuclear security in ambito nazionale e transnazionale.
L’Agenzia Atomica annovera inoltre fra i propri “Collaborating Centres” tre realtà italiane: il Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” di Crevalcore, Sogin ed Elettra-Sincrotrone Trieste.
Infine, l’Italia sostiene gli sforzi dell’AIEA a favore di un sistema di verifica anti-proliferazione nucleare sempre più incisivo, appoggiando la più larga applicazione del Protocollo Aggiuntivo agli accordi di salvaguardie e dello State Level Concept, che si propone di rendere più efficiente ed efficace l’applicazione delle salvaguardie a fronte della crescita su scala globale dei materiali e dei siti nucleari.
Ultimo aggiornamento: giugno 2023